Ambiente> Colli Lanuvini
Aree verdi
Fosso di S. Martinella

Comune: LANUVIO, VELLETRI

Meta classica, nonchè simbolo dei Castelli Romani, sono considerate le osterie con le loro caratteristiche insegne, realizzate con rametti di Alloro, piccolo albero sempreverde sopravvissuto nell’area solo in stazioni di rifugio, come nel Fosso di S.Martinella. Grazie all’eccezionale frescura e all’ampia disponibilità di acqua.
Il Fosso di S. Martinella veniva descritto e segnalato da eminenti botanici degli anni ‘30 e ‘40 come un’importante stazione “relittuale” di Alloro, all’interno di un bosco piuttosto fresco e assai ombroso. Purtroppo in seguito ai lavori di sbancamento e di interramento è stata sconvolta l’intera topografia del fossato originario, che ha pur sempre mantenuto in alcuni tratti una dimensione naturale dove è ancora possibile osservare verdeggianti esemplari di Alloro. L’area è in parte compresa all’interno del Parco Regionale dei Castelli Romani, come Riserva Parziale Botanica, con un’estensione di 11 ha. Il Laureto del Fosso di S.Martinella, dovrebbe rientrare tra gli habitat d’interesse comunitario individuati dalla Direttiva 92/43/CEE, la cui protezione richiede la designazione di zone speciali di conservazione.

Caratteristiche naturalistiche dell’area
Lungo le sponde basaltiche del Fosso di S. Martinella si notano nuclei di boschetti “relittuali” di Alloro (Laurus nobilis), della cui presenza ci sono segnalazioni da oltre 50 anni, dapprima da parte dell’eminente botanico Giuliano Montelucci e, recentemente, dal botanico Paolo Bassani. Per poter ammirare la sua fioritura, se ne consiglia la visita all’inizio della primavera: i fiori di colore giallo sono piccoli e profumati, disposti in gruppetti all’ascella delle foglie. Nel fosso si notano un po' dovunque rigogliosi cespugli di Viburno, abbarbicati sulle rocce e sempre prossimi al corso d’acqua, e lo Stracciabrache, che forma fitti intrecci rampicanti creando un sorta di barriera fatta di fusti e foglie spinose. Durante l’estate i densi grappoli di bacche nere del Sambuco comune punteggiano un po’ dappertutto il fosso.
La fauna del comprensorio ha subito negli ultimi decenni un notevole impoverimento a causa delle continue manomissioni operate dall’uomo. I mammiferi di quest’area sono rappresentati da poche specie, tra cui la Volpe, un’animale di abitudini prevalentemente crepuscolari e notturne, e dalla Donnola, che invece si può osservare, anche se non frequentemente, soprattutto durante il dì. Gli Uccelli sono presenti con molte specie di passeriformi quali il Pettirosso, l’Occhiocotto, la Capinera, il Merlo, la Cinciallegra e lo Scricciolo dal canto articolato ed estremamente sonoro, soprattutto se confrontato con le ridotte dimensioni della specie.

Localizzazione
E’ possibile osservare il fosso con la tipica vegetazione di bordura nei pressi della località “il Castellaccio”, situata tra Lanuvio e Velletri, lungo l’Appia Vecchia (SP 95/a).

Collegamenti
In automobile: da Roma attraverso la S.S. 7 “Appia nuova” (uscita n. 23 del G.R.A.), seguendo poi le indicazioni per Albano e Velletri. Prima di arrivare a Velletri si svolta a destra sulla Via Appia vecchia seguendo le indicazioni per Lanuvio.
In treno: La linea ferroviaria è quella di Roma-Velletri, con partenza da Roma Termini ogni ora e arrivo a Velletri dopo circa un’ora (per informazioni sugli orari telefonare al n. verde 848888088, oppure consultare il sito www.fs-on-line.it ). La stazione dista circa 6 km dal Fosso.
In autobus: linea Roma-Velletri (autolinee Cotral, num. Verde 800431784, tel. 067222153), con partenze da Roma dal capolinea presso la fermata “Anagnina” della metropolitana (linea A) e arrivo a Velletri (Piazza Garibaldi) dopo circa 1 ora.

Tematismo
Botanico

Informazioni per la visita
Per informazioni contattare l’Azienda di Promozione Turistica, piazza Garibaldi, tel. 069630896 - 069633367.

Segnaletica
Non sono presenti né indicazioni turistiche (cartelli stradali) per il Fosso S. Martinella, né tabelle illustrative all’interno dell’area.

Per approfondimenti
Pubblicazioni: Bassani P., Cantiani G.P., 1997. L’ambiente naturale del Vulcano Laziale. Ed. XI Comunità Montana del Lazio “Castelli Romani e Prenestini”, Rocca Priora (RM); Bassani P., Lotti L., 1992. Alberi e arbusti del Parco Regionale dei Castelli Romani. Casa editrice del Parco dei Castelli Romani, Rocca di Papa (RM).


Pagina precedente Inizio pagina

Ricerca aziende
 
Ambiente
Colli Albani
Colli Lanuvini
Frascati
Marino
Montecompatri
Velletri
<< Vai alla pagina precedente
Home | Introduzione | Aree dei DOC | Ambiente | Itinerari | I Castelli nell'arte | Come eravamo | Appuntamenti | Gastronomia | Aziende | La strada dei Vini