Nel 1675 per volere dei Cesarini si ristrutturò completamente la chiesa di Santa Maria, cancellandone del tutto i caratteri medievali. Già nel 1240 erano state apportate delle modifiche all’antichissima costruzione in puro stile bizantino, una chiesa a tre navate con abside semicircolare, il cui pavimento in marmo, proveniva da monumenti pagani sparsi nella zona. Nel 1594 vennero ampliate le preesistente finestre di forma gotica, cancellandone tutte i caratteri stilistici, per ottenere una maggiore illuminazione.
I lavori del 1675 sono ad opera dell’architetto Carlo Fontana, che a Lanuvio aveva già realizzato la fontana dello scoglio, allievo del Bernini. Il prospetto principale presenta un solo ordine diviso in senso longitudinale in tre parti, nella parte centrale, più alta delle altre, il portale d’ingresso è fiancheggiato da paraste con capitelli dorici, sovrasto da un finestrone semicircolare. Venne inoltre realizzato, sempre in questo periodo, la nuova torre campanaria, su progetto di Tomasso Mattei, discepolo del Fontana.
La chiesa nel suo interno custodisce opere di indubbio valore storico artistico tra le altre: la pittura su legno, di fattura medievale, rappresentante il Salvatore; il quadro del pittore Giovan Battista Gaulli (1639 – 1709) detto il “Baciccio” il Calvario.
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