Il Duomo, dedicato a S. Antonino e S. Gregorio Magno, sorge sulla parte più alta del paese e la sua facciata, in pietra sperone, domina i dintorni. L’imponente facciata, aggettante rispetto ai due campanili laterali, è scandita da una rigida partitura di lesene, con capitelli dorici e ionici, che incorniciano specchiature in laterizio, ed è coronata da un frontone triangolare contenente una stemma al centro. Il portale è sormontato a sua volta da un frontone ricurvo, sopra di esso una grande finestra rettangolare.
Il duomo sostituì la vecchia Chiesa Parrocchiale eretta su disegno di Martino Longhi nel 1580, per volere di Gregorio XIII (1572 –1585) che era solito soggiornare nella villa Tuscolana di Mondragone. La preesistente chiesa si trovava molto più a nord dell’attuale, il suo ingresso è identificabile con la porta d’accesso del cortile; a causa delle modeste dimensioni i Borghese nel 1666 incaricarono Girolamo Rainaldi (che in quel periodo lavorava a Marino per i Colonna) di preparare un progetto, approvato solo in seguito nella sua interezza. L’opera venne molto apprezzata dal Milizia che la definì graziosa e priva di tutte quelle imperfezioni che caratterizzavo i precedenti lavori del Rainaldi.
L'impianto del duomo è a croce greca, nel suo interno sono conservati dipinti del Seicento opera di G. Brandi, di G. Courtois e di C. Ferri.
Nei suoi sotterranei, sono state rinvenute strutture in opera reticolata di una delle numerose ville romane che sorgevano nei dintorni.
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