La Chiesa del Santissimo Rosario risulta inglobata nel maestoso edificio che ospita il monastero di Clausura delle Suore Domenicane. Il monastero fu fondato nel 1676 da Suor Isabella Colonna. La Chiesa fu costruita nel 1712 sotto la direzione dell'Arch. Giuseppe Sardi (1630-1699). Dal rispetto delle esigenze conventuali di meditazione e preghiera nasce la scelta morfologica di una facciata-portale cara agli architetti barocchi. Il risultato ottenuto dal Sardi è quello di avere un elemento caratterizzante che risalta sulla rigida facciata del monastero, attraverso un ponderato utilizzo dei temi cari al linguaggio barocco come l'architrave piegata con doppia flessione, le volute laterali e la conclusione timpanata a cuspide. Lo schema tipologico della Chiesa è quello di una pianta centrale con una navata d'ingresso allungata.
Lo spazio centrale è caratterizzato da una cupola emisferica con lunetta, in corrispondenza della quale si aprono delle finestre che mettono in comunicazione gli ambienti interni del monastero, tra cui il coro, con la Chiesa. Approfittando degli spunti triangolari delle lunette, segmenta la calotta in indicazioni strutturali e decorative formanti un complesso disegno il cui fine allusivo è quello di glorificare la Madonna e la verginità femminile attraverso la simbologia propria dell'Ordine.
La rielaborazione sapiente del linguaggio plastico dei grandi maestri del barocco romano fa di quest'opera una delle più importanti nel panorama architettonico dei castelli romani.
|