Costruita per volontà del Principe Nicola Pallavicini, dopo il 1750, il progetto si deve al Carlandi che ne seguì anche i lavori. Dopo la morte del benefattore la costruzione andò a rilento e solo grazie all'intervento del cardinale Duca di York ed all'aiuto della principessa Caffarelli Rospigliosi si risolse la spinosa questione.
La facciata in stile barocco è concava ed il timpano mistilineo spezzato è sormontato da una croce di ferro su tre monti.
All’interno si trova una bella cappellina con una immagine molto venerata del Salvatore e un'enorme valva di conchiglia in funzione di acquasantiera, proveniente dalla chiesa vecchia. Nel centro dell’abside è posto un altare policromo dedicato a S. Nicola da Bari e San Filippo Benizi e la pala d’altare che rappresenta i due santi con la Vergine e il Bambino è opera del pittore Carlo Ciappini del 1759.
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