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Il palazzo, attualmente sede del Comune, sorge nella parte bassa della cittadina, chiudendo come una quinta scenica la piazza che funge da raccordo tra il centro storico e la viabilità principale di collegamento. Fu il cardinale Altemps a cominciarne la costruzione, con l’intenzione di destinarla a tinello. Nel 1613, quando agli Altemps subentrarono i Borghese, l’edificio fu portato a termine dal cardinale Scipione pur considerandolo un muro all’espansione del paese; ma poiché ricostruirlo ex novo in un altro luogo sarebbe costato troppo, decise comunque di farne la residenza di famiglia.
Il palazzo ricalca nella posizione e nella struttura quello di Monte Porzio Catone: entrambi sono all'ingresso del paese e presentano una struttura che sembra sottolineare la posizione egemonica del casato possessore del luogo.
Nel 1616, alla base del palazzo fu costruita una fontana che raccoglieva e dispensava l’acqua proveniente da una località chiamata Molara ai monticiani. Nel 1852, su progetto dell’architetto F. Massimi, la fontana fu incastonata in una pregevole edicola in pietra sperone. La fontana fu dismessa nel 1889 al momento della realizzazione della nuova Fontana dell’Angelo, costruita più a valle, e al suo posto fu inserito il monumento ai Caduti per la Patria del 1920.
Al centro della piazza antistante il palazzo, si ammira oggi la Fontana dell’Angelo, con una statua in bronzo rappresentante il Genio dell'Escavazione, in memoria dei minatori che scavarono i 5400 metri della galleria del nuovo acquedotto.
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