Verso la fine del XVI secolo, la Compagnia del SS. Sacramento, grazie anche all’aiuto finanziario dei Savelli e di tutta la popolazione, costruì una chiesa, dedicata alla Madonna della Neve, di modeste dimensioni: una sola navata, con due piccole stanze attigue: una destinata all’eremita, l’altra per ospitare i viandanti. Nel 1660, il marchese Zenobio Baldinotti, molto devoto al culto della Madonna della Neve, intraprese grandi lavori di restauro, che trasformarono radicalmente il santuario: riparò e ingrandì la chiesa abbellendola con arredi sacri, fece costruire la sagrestia, due stanze, la cantina, un fienile e un ampio locale per i pellegrini. Nel 1664 la Camera Apostolica vi istituì una cappellania. Passeranno alcuni secoli senza che nel santuario accada qualche cosa degna di nota. Nel 1860, il 5 agosto, i padri Pallottini si insediarono nel convento, dando vita anche ad un noviziato.
La facciata è del 1858, in mattoni e peperino, in semplici linnee neoclassiche, con un rosone nella parte alta. L’interno è composto da un’unica navata ornata da cinque arcate per lato, terminante in una profonda abside, decorata con un quadro, copia della Madonna con Il Bambino conservato a Roma nella cappella Paolina di S. Maria Maggiore. La chiesa è stata oggetto di restauri nel 1938 e nel 1958.
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