Nella metà del '500 si decise di costruire un nuovo palazzo comunale. Venne incaricato dei lavori il Vignola a cui subentrò G. della Porta, ma l’opera sarà ultimata solo nella prima metà del '700, con il completamento del portico ad opera di F. Barigioni.
La facciata, a tre piani, scanditi da pilastri e lesene, è caratterizzata da un portico che si apre al piano terreno a formare un loggiato. Nel palazzo è ospitato il Museo Civico che raccoglie numerosi materiali archeologici provenienti dal territorio circostante, fra cui un sarcofago di marmo con "Le fatiche di Ercole" e alcune "terracotte architettoniche" datate al VI secolo a. C., che decoravano uno dei templi della zona. Il palazzo fu completamente ricostruito dopo la guerra.
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