La costruzione del questo tempietto, come popolarmente viene definita la Chiesa di S. Maria del Sangue, è legata ad un evento miracoloso: il 6 giugno del 1516 da un’immagine della Madonna raffigurata su un’edicola nel muro cominciarono a scorrere delle lacrime di Sangue, e a memoria di questo evento la cittadinanza volle costruire nei pressi dell’edicola una chiesa. I lavori cominciarono nel 1524, e proseguirono a rilento prima a causa dei ritardi dello scalpellino, tal mastro Ambrogetto, poi per gli echi del Sacco di Roma (1527) e infine per il violento terremo del 1533 che causò gravi danni agli edifici; i lavori terminarono nel 1578 c., una spesa di 800 scudi per la sola mano d’opera, in quanto i materiali vennero offerti dai fedeli.
L’impianto di forma ottagonale con pilastrini base e cornici in peperino è in puro stile bramantesco, ma, attualmente non si è ancora potuto definire l’autore dell’opera, infatti all’epoca del cantiere il Bramante era morto da c. 10 anni, ma questo non esclude la partecipazione di qualche suo allievo, che abbia utilizzato alcuni disegni del maestro per la progettazione di quest’opera.
L’antica meridiana, orologio berosiano, che si trovava sulla facciata, donata dalla preziosa e famosa collezione del cardinale Stefano Borgia, illustre personaggio che tanta fama portò al suo paese, fu distrutta dai bombardamenti dell’ultima guerra
|