Nuova disciplina delle denominazioni d'origine dei vini
Legge 10 febbraio 1992, n° 164
V.Q.P.R.D.
I "Vini di qualità prodotti in regioni determinate" in Italia si suddividono in vini tutelati da:
· D.O.C.
"Denominazione d'origine controllata" è la denominazione geografica di un vino di qualità e rinomato le cui caratteristiche sono connesse con l'ambiente naturale ed i fattori umani di uno stesso territorio, e si ottengono secondo le condizioni ed i requisiti stabiliti da un "disciplinare". Il contenuto del disciplinare è sintetizzato nelle schede poste alla fine dell'illustrazione di ogni D.O.C..
La produzione delle D.O.C. è controllata quantitativamente con procedure amministrative e qualitativamente sia con esami chimico-fisici che con prove organolettiche che annualmente ammettono od inibiscono il vino ad utilizzare la propria D.O.C.
· D.O.C.G.
"Denominazione d'origine controllata e garantita": oltre a quanto prescritto per la D.O.C., sono vendute soltanto in bottiglia munite di sigillo di garanzia e controllate partita per partita nella fase dell'imbottigliamento.
· I.G.T.
"Indicazione geografica tipica", si riferisce al nome geografico di una zona utilizzato per designare il prodotto che ne deriva.
Equivale ai "Vin de pays" in lingua francese ed ai "Lander Weine" in tedesco.
Le I.G.T. sono dotate anche esse di un "disciplinare di produzione" e sono sottoposte ai soli controlli amministrativi, mentre quelli qualitativi non hanno carattere specifico.
Opzione vendemmiale
È consentita la coesistenza in una stessa area di produzione di più vini a denominazione d'origine - D.O.C. - D.O.C.G. - I.G.T. - a condizione che, a cura del produttore, ogni anno venga operata la "scelta vendemmiale".
Rispetto alla precedente legge sulla tutela delle denominazioni d'origine dei vini, il D.P.R. 12 luglio 1963, n° 930, questa è una delle disposizioni più importanti per quanto interessa la presente trattazione.
Il funzionamento e le motivazioni di tale disposizione sono stati illustrati nella trattazione della D.O.C. "Castelli Romani".
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