Il territorio delle DOC> Uno sguardo d'insieme
Marino D.O.C.


I fattori ambientali caratterizzano nettamente il vino “Marino”, particolarmente sapido, con fondo di salmastro e con una struttura robusta che gli conferisce un corpo accentuato con un grado alcolico generalmente elevato consentendogli di esser degustato anche con i piatti di gusto marcato. Il Marino DOC può anche essere spumantizzato.

Il territorio di produzione del “Marino” - che è esclusivamente bianco – comprende, ovviamente oltre al comune di Marino e all’attuale Ciampino, anche quello limitrofo di Castelgandolfo ed in parte quello di Roma.

I vitigni impiegati nel Marino sono costituiti dall’assortimento base in tutti i Castelli Romani ma si estendono anche ai vitigni minori.

Nei metodi di allevamento si sta effettuando la riconversione di molti tendoni che si erano diffusi dagli anni ’60 agli ’80, in allevamento a filari per facilitare la coltivazione e migliorare la qualità del prodotto.

L’importanza del vino e l’abbondanza della sua produzione nel territorio di Marino è testimoniata dalla famosa fontana dei Quattro Mori, simboleggiante la sconfitta degli infedeli, che butta vino in occasione della Sagra dell’Uva, ricordata da Ettore Petrolini nella composizione “Una gita ai Castelli”.

La Sagra dell’Uva, che si svolge nella prima domenica di ottobre a Marino, testimonia che il vino investe globalmente la vita e gli interessi dei marinesi. È qui a Marino che si ebbero le prime assegnazioni di terre ai soldati vincitori della battaglia di Lepanto guidati da Marcantonio II Colonna, ammiraglio della flotta pontificia nella battaglia navale che bloccò l’espansione degli Ottomani. I contatti con i soldati ottomani influenzarono molto la vita e i costumi dei reduci. Si pensa, infatti, che l’introduzione del vitigno Malvasia di Candia risalga a quell’epoca, se non a quella delle Crociate.

Della partecipazione dei marinesi alla memorabile impresa rimane tuttora una traccia nei cognomi degli abitanti, spesso riferiti alle loro virtù belliche, ad esempio Sparafucile, Vinciguerra e Terribili. Le successive assegnazioni dei terreni si ebbero, come negli altri Castelli Romani, anche a favore dei reduci della “Grande Guerra” (1915-18).

La vinificazione del Marino è stata molto agevolata dall’introduzione delle attrezzature in acciaio inossidabile e dalla tecnologia del freddo, che contribuiscono a mantenerne integre le qualità chimico-fisiche ed organolettiche favorendo così le possibilità di esportazione.


Pagina precedente Inizio pagina


Ricerca aziende
 
Introduzione
Un po' di storia
Uno sguardo d'insieme
I Vini delle aree DOC
I vitigni
Nuova disciplina
<< Vai alla pagina precedente
Home | Introduzione | Aree dei DOC | Ambiente | Itinerari | I Castelli nell'arte | Come eravamo | Appuntamenti | Gastronomia | Aziende | La strada dei Vini